La scorsa settimana sono stata invitata a tenere una Masterclass sugli occhiali da sole alla Rinascente di Piazza Fiume a Roma, un’occasione stupenda di condivisione su un tema che mi appassiona.
Gli occhiali, mi limito oggi a trattare solo gli occhiali da sole, sono un elemento molto importante di valorizzazione del volto, da cui dipende in gran parte anche il nostro impatto visivo, ovvero come ci facciamo ricordare. La prima impressione che diamo di noi si forma in pochissimi secondi e per il 70% è determinata dal nostro volto, di questa percentuale gli occhiali da sole che indossiamo sono responsabili per il 41%. Scegliere quelli giusti non è quindi una questione di poco conto. Ma come si fa?
La vestibilità perfetta
Gli occhiali sono un accessorio con una precisa funzione e per questo devono innanzitutto essere confortevoli e avere una perfetta vestibilità.
Il primo elemento da tenere sotto controllo è il punto dove appoggia: il naso, mai le guance (altrimenti la visibilità sarà instabile ed influenzata dal movimento). Il ponte, ovvero la parte che collega le lenti deve aderire perfettamente al naso.
Il secondo elemento da considerare è la misura degli occhiali, che deve essere proporzionata al viso, ma aggiungerei anche alla figura in generale: occhiali oversize su persone minute non fanno che farle sembrare ancor più minute. Inoltre la larghezza non dovrebbe superare le tempie, quindi le aste devono risultare sempre perpendicolari alle lenti.
Infine (nel caso di occhiali con le lenti particolarmente trasparenti) le sopracciglia non dovrebbero mai essere visibili attraverso le lenti per non rischiare di creare un doppio sopracciglio e quindi inquinamento visivo.
Questione di Stile
Lo stile, gli obiettivi personali e la personalità sono determinanti nella scelta. Con gli occhiali si può creare armonia o contrasto con il nostro volto sulla base di due elementi: la forma ed il colore.
Persone più riservate tenderanno a sentirsi più a loro agio con occhiali in armonia di forme e colori, mentre persone più estroverse potranno puntare su un occhiale protagonista che creerà sul viso un punto focale.
Anche se non esistono regole fisse bisogna evitare di creare inquinamento visivo, attraverso la mescolanza di troppi elementi: “Less is more” per dirla con Mies van der Rohe.
Le Icone
In acetato o in metallo (passando per materiali pregiati e preziosi come titanio, corno di bufalo, cuoio e legno) gli occhiali da sole sono presenti sul mercato con modelli che vanno dal design più spinto ai grandi classici, alcuni dei quali ormai sono diventati iconici. Ray Ban ha fatto la storia con gli aviator, i clubmaster e i wayfarer, che ormai sono replicati dalla maggior parte dei brand. D’ispirazione vintage anche i classici occhiali da diva, come i cat-eye, oppure occhiali quadrati, rotondi o a farfalla rigorosamente oversize. E poi ci sono quelli che richiamano subito alla mente personaggi leggendari come John Lennon con i suoi occhiali tondi oppure Neo con i suoi occhiali ovali.
Ma la domanda, che ora ti stai ponendo è: quali sono gli occhiali per me? Un grande aiuto ci viene dall’analisi delle forme del viso, di cui vi lascio un accenno nel prossimo paragrafo.
Tutti belli, ma cosa mi valorizza?
Qui entriamo a tutti gli effetti in uno dei grandi temi della consulenza d’immagine: le forme del viso. Le forme del viso sono convenzionalmente otto e si possono dividere in:
•Forme arrotondate: ovale, ovale allungato, rotondo
•Forme angolari: triangolo, triangolo inverso, rettangolo, quadrato, esagono.
Conoscere la forma del viso ci aiuta nella scelta consapevole delle forme degli occhiali in ottica di armonizzazione o contrasto.
Senza entrare nel merito di ogni forma del viso…
I visi allungati sono valorizzati da occhiali con uno sviluppo orizzontale, ovvero con le lenti più larghe che alte, per esempio lenti ovali o rettangolari.
Visi accorciati hanno invece bisogno di montature con una certa verticalità, per esempio gli aviator.
Per armonizzare le proporzioni, visi che presentano la fronte stretta o il mento sfuggente sono valorizzati da occhiali che presentano rispettivamente in alto, o in basso un dettaglio che attira l’attenzione: per esempio dei musetti evidenti oppure un cambio di colore nella parte inferiore della montatura.
Ci tengo a ricordare che associare una forma ad un volto è puramente una convenzione che si usa per semplificare. La maggior parte di noi ha per il viso, come per il corpo, delle forme ibride. Ed è bellissimo così.
Per questo ogni consulenza è personalizzata, l’obiettivo non è far rientrare tutti in uno standard, ma studiare forme e proporzioni e metterle a sistema con lo stile e gli obiettivi della persona, in modo da aumentare consapevolezza, autostima e possibilità.
Prossimo appuntamento tra un mese esatto il 3 agosto, prima di una meritata pausa estiva. L’argomento? La valigia delle vacanze!